05
Ott
Spesso parliamo o sentiamo parlare di colesterolo, soprattutto in accezione negativa: ma si può dire che lo conosciamo veramente?
Partiamo dal fatto che si tratta di un grasso presente naturalmente nel nostro organismo, in quanto viene prodotto soprattutto dal fegato e il resto introdotto con quello che mangiamo. Entrambi si ritrovano nell’intestino, e nel momento in cui questo grasso viene assimilato nel processo di digestione, viene trasportato nel sangue attraverso le lipoproteine (HDL, il colesterolo “buono” e LDL, il colesterolo “cattivo”) per poi ritornare nel fegato. Qui favorisce il processo di produzione dei sali biliari, per favorire la digestione e l’assimilazione dei cibi attraverso l’intestino, oltre che partecipare alla produzione di vitamina D che è utile per la salute delle ossa.
Pertanto accade che il colesterolo viaggi più volte dal fegato all’intestino, nel sangue e poi di nuovo al fegato: in questo caso si parla di ricircolo enteroepatico del colesterolo. E proprio per questo il colesterolo se è in eccesso (ipercolestorelemia) o se troppo poco (ipocolestorelemia), può essere potenzialmente pericoloso per la salute. Nel primo caso, la presenza di troppo colesterolo cattivo nel sangue, può comportare l’ostruzione dei vasi sanguigni e questo può avere conseguenze fatali soprattutto se si trattano di occlusioni a livello dei vasi sanguigni del cuore o della zona cerebrale. Nel secondo caso, la mancanza di sufficiente colesterolo può favorire l’insorgere di infarti, di ictus, cardiopatia coronarica, ossia una ostruzione parziale o totale del flusso sanguigno diretto al cuore, in quanto il compito del colesterolo “buono” è quello di rimuovere il colesterolo dalle pareti dei vasi sanguigni per trasportarlo al fegato.
Per garantire dei valori ottimali di colesterolo nel sangue occorre seguire una buona alimentazione, che si basi soprattutto su cibi di origine vegetale: per cui consumare frutta e verdura, cereali e legumi aiuta ad avere dei valori ottimali di colesterolo in quanto si trova solamente negli alimenti di origine animale. I legumi sarebbe bene consumarli almeno 2 volte a settimana, in particolare i lupini e la soia che sono in grado di ridurre la produzione del colesterolo da parte del fegato. Si possono usare grassi che siano di origine vegetale (olio extravergine di oliva, olio di semi, di soia, di girasole, arachidi e riso), in quanto un eccesso di grassi animali quali burro, strutto provocano l’aumento del colesterolo.
È bene mangiare anche latticini, uova e senza esagerare gli insaccati, purché le quantità non siano elevate in quanto contengono grassi che influenzano negativamente le quantità di colesterolo nel sangue.
La carne si può consumare, sia rossa che bianca, purché sia magra.
Per chi ama il pesce, si può consumare senza problemi almeno 2-3 volte a settimana (limitando il consumo dei crostacei), privilegiando il pesce azzurro che è ricco di Omega 3 che aiuta a contrastare il colesterolo favorendo cotture più leggere (al vapore, alla griglia, al cartoccio).
Un aiuto naturale che troviamo è quello delle fibre, che aiutano ad assorbire meno colesterolo a livello intestinale. Per cui verdure e legumi sono gli alimenti che contengono maggiormente fibre, per cui meglio prediligere verdure crude come l’insalata. Il pane e la pasta, meglio integrale, così da non perdere con la raffinazione la naturale presenza di fibre e vitamine.
Oltre all’alimentazione, un valido aiuto viene da uno stile di vita sano, per cui praticare regolare attività fisica – possibilmente aerobica – aiuta l’aumento del colesterolo buono; attenzione alle sigarette, in quanto il fumo non solo danneggia le arterie e provoca danni alla salute a lungo termine, ma abbassa i livelli di colesterolo buono.
Se si ha un regime alimentare troppo grasso o si è predisposti per familiarità a problemi di colesterolo, è bene consultare il medico per valutare se sia il caso di effettuare esami del sangue specifici e se si presenti la necessità di medicinali o semplici integratori.
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cardiopatia, colesterolo, fibre, ictus, ipercolestorelemia, latticini, Omega 3, pesce azzurro, sangue, uova, vasi sanguigni
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